In Romagna si usa definire matta quella pietanza che viene preparata in aperta contraddizione con quello che il suo nome evoca. Ci sono così la pasta matta (senza uova), il brodo matto (senza carne) ecc.
In questo caso la pazzia consiste nel preparare un ragù senza carne ovvero con ciò che un tempo si definiva "carne dei poveri": i fagioli.
Questa ricetta è inoltre adatta per riempire gli stomaci di quella genìa di persone che hanno talmente in odio gli animali che si rifiutano perfino di mangiarli: i vegetariani.
Prestate però attenzione a quella corrente ortodossa, i vegani, che rifiutano perfino di nutrirsi dei derivati degli animali. Per questi quindi non può essere impiegata pasta all'uovo ma gli strozzapreti che sono appunto realizzati con pasta matta.
Veniamo al dunque.
Gli ingredienti sono:
mezza cipolla, una costa di sedano, una carota ed uno spicchio d'aglio
olio e.v. di oliva
passata/polpa di pomodoro
fagioli cannellini o borlotti lessati (anche in scatola)
sale e pepe
Per la preparazione del ragù matto procedete così:
preparate un battuto fine con mezza cipolla, una costa di sedano, una carota e uno spicchio d'aglio e ponetelo a stufare con olio e. v. di oliva.
Aggiungete il pomodoro, in passata o in polpa, a seconda dei gusti.
Aggiungete i fagioli in scatola o precedentemente lessati, sono molto adatti i canellini ed i borlotti.
Lasciate cuocere a fuoco lento per un'oretta.
Questa salsa trova la sua degna fine con la pasta fatta in casa sulla quale potete, a seconda del vostro credo e gusto, spolverizzare una bella dose di formaggio da grattugia sia esso pecorino nostrano o grana.
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