sabato 15 settembre 2012

Creme caramel al caffè con odore di anice

Il creme caramel è un gran classico che non ha bisogno di presentazioni; pochi semplici ingredienti: uova, zucchero, latte ed aromi.
La variante che vi propongo è aromatizzata con il caffè e, siccome in Romagna il caffè si beve con il mistrà, ci ho aggiunto il profumo dell'anice.
Ingredienti:
latte 0,75 l
6 uova
zucchero 150 g più quello per il caramello
caffè
semi di anice

Preparazione
Preparate una moka di caffè da tre e raccogliete in una tazza il cosiddetto "estratto" ovvero il primo caffè che arriva; quello più scuro e profumato.
Nel frattempo portate ad ebollizione il latte al quale avrete aggiunto un cucchiaio di semi di anice. Appena inizia a bollire spegnete il fornello e lasciate raffreddare.
Intanto che il latte si raffredda preparate il caramello.
Prendete lo stampo in alluminio dove verrà cotto il dolce e versateci abbondante zucchero, mettetelo sul fuoco più piccolo ed iniziate a mescolare con un cucchiaio. Non impiegando acqua, dovete stare attenti a non bruciare il caramello. Quando lo zucchero inizia a fondere abbassate la fiamma e caramellatelo al punto giusto. Per verificare se è pronto, bagnateci un cucchiaino e, dopo averlo raffreddato sotto al rubinetto, assaggiatelo.
Fate molta attenzione a non scottarvi: lo zucchero fuso raggiunge i 185 °C e può causare serie ustioni. Tenete i bambini alla larga!!!
Quando il caramello sarà pronto ruotate lo stampo in modo da bagnare l'intera superficie. Questo procedimento faciliterà il distacco del dolce una volta cotto.
Ora sbattete le uova con lo zucchero, quando il composto sarà omogeneo aggiungete il latte filtrato e l'estratto di caffè. Mescolate il tutto e filtrate nuovamente riempiendo lo stampo.
Infornate a 180 °C a bagnomaria per circa un'ora.
Verificate comunque l'avanzamento della cottura forando il creme caramel con uno stuzzicadente.
Prima di sformare il dolce lasciatelo raffreddare altrimenti si rompe tutto. Guarnitelo con il suo sughino caramellato e servitelo.

sabato 1 settembre 2012

Gara di virilità: salsa Harissa con habanero

I maschi delle varie speci animali hanno sviluppato, durante la loro evoluzione, una tendenza alla competizione con l'unico scopo di impressionare le disinteressate femmine della medesima specie.
Gli stambecchi combattono, alcune scimmie ululano fino allo sfinimento, i pavoni fanno la ruota, altri uccelli costruiscono immensi ed inutili nidi ecc. ecc.
L'homo sapiens non fa alcuna differenza e, fin dalla più tenera età, i maschi di queste scimmie antropomorfe, si cimentano in una varietà di stupide gare. I bambini si limitano a competizioni di carattere sportivo: chi corre più veloce, chi salta di più, chi lotta meglio ecc.
I maschi adulti degenerano spostando la gara in altri settori abbandonando di comune accordo competizioni sportive che imporrebbero un'attivazione troppo intensa per l'organismo. Nascono così le più strane rincorse al primato per:
chi mangia di più;
chi beve di più;
chi fuma di più;
chi rutta di più;
chi impenna di più;
chi si tatua di più ecc. ecc.
Questa competitività innata ha trovato una delle sue massime espressioni in una delle gare più dolorose ed autolesioniste ovvero:

chi mangia più piccante

La gara, dopo aver superato le fasi più facili che prevedono l'impiego di pepe e senape, ha come naturale approdo l'ingestione dei peperoncini più piccanti dal mondo.
Solitamente la scelta viene effettuata sulla base della concentrazione di capsaicina misurata universalmente tramite la scala Scoville.
La tabella seguente riporta gran parte delle varietà di peperoncino con i relativi valori Scoville.

La ricetta che vi propongo prevede l'impiego di peperoncini habanero che, come potete vedere dalla tabella, sono tra i più piccanti al mondo arrivando a sfiorare le 600.000 unità Scoville (si tenga presente che un peperoncino calabrese ha circa 50.000 unità Scoville).
La salsa harissa viene usata normalmente per condire il cuscus ma, in questo caso, grazie all'impiego dell'habanero, consente di stabilire chi tra i commensali è il più virile e quindi il più stupido.
Di seguito due habanero (uno giallo ed uno choccolate).


Ingredienti:

3 peperoncini habanero
un mazzetto di menta fresca
1 cucchiaino di carvi
2 cucchicini di coriandolo
3 spicchi d'aglio
olio extravergine di oliva
un pizzico di sale

Preparazione:
frullate il tutto fino ad ottenere una consistenza cremosa che correggerete aggiungendo all'occorrenza l'extravergine.

Gli effetti del peperoncino non vengono mitigati dall'acqua in quanto la capsaicina non è idrosolubile. I cibi grassi riescono invece a mitigare la piccantezza per cui vi consiglio di tenere a portata di mano del formaggio o del salame.