Cuocere con pentola a pressione è una via di mezzo tra lessare e cuocere a vapore, il sistema è studiato per innalzare la temperatura di ebollizione e ridurre così i tempi di cottura.
Questo metodo di cottura, oltre a ridurre i consumi di gas, è particolarmente adatto a chi ha poco tempo da dedicare alla cucina. Per esempio, per lessare patate in una pentola normale servono 40 minuti circa dall'inizio del bollore, in una pentola a pressione ne bastano 15 impiegando appena 2 bicchieri d'acqua.
Molti ritengono che la cottura con pentola a pressione deteriori i cibi e ne alteri le proprietà organolettiche.
A mio avviso questo è del tutto infondato.
Tipicamente una pentola a pressione opera a 55 kPa (chilopascal) che è pari a circa mezzo bar relativo. Ciò significa che la temperatura di lavoro, che si raggiunge al momento del fischio, è pari a quella del vapor saturo a 1,5 bar assoluti cioè 112 °C ovvero solo 12 °C in più rispetto ad una pentola normale.
Questo incremento di temperatura può effettivamente portare alla degradazione delle vitamine ma la consistente riduzione dei tempi di cottura bilancia questo effetto rendendo questo metodo di cottura simile a quello tradizionale.
La cucina è uno degli ambienti più pericolosi della casa per cui controllate che la vostra marmitta a pressione sia dotata di valvola di sicurezza e di sistema di blocco dell'apertura onde evitare spiacevoli inconvenienti.
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