Ovviamente uno yogurt non può avere connotazioni politiche ma la scelta di come procurarselo sì.
...e cosa c'è di più anarchico del rompere le uova nel paniere alla grande distribuzione ed alle sette sorelle?
...e cosa c'è di più anarchico del rompere le uova nel paniere alla grande distribuzione ed alle sette sorelle?
Lo yogurtino nel vasetto di plastica infatti ingrassa più i petrolieri degli allevatori: il prezzo praticato serve in gran parte a coprire le spese dell'imballo e del trasporto.
Lo yogurt fatelo in casa!
Prendete del latte fresco o UHT, intero o scremato, di mucca o di pecora o di capra, insomma come lo preferite.
Comprare l'ultimo vasetto di yogurt della vostra vita, io vi consiglio uno yogurt intero e senza zucchero, magari greco (paese di grande tradizione anarchica); l'importante è che riporti la dicitura "fermenti lattici vivi".
Sciogliete lo yogurt nel latte e versate tutto in un vaso ermetico. Coprite il vaso con uno straccio e riponetelo in una zona temperata (20 °C) della casa.
Dopo un paio di giorni il latte avrà cagliato e potrete sentire il tipico odore acido dello yogurt.
Passate il tutto da un colino e conservate i fiocchi di fermenti che si fermeranno sulle maglie della rete.
Chiudete lo yogurt in un canovaccio per filtrare il siero, serviranno almeno un paio d'ore, dipende dalla densità che voltete conseguire.
Con il siero potrete nutrirci eventuali animali domestici mentre lo yogurt riponetelo nel frigorifero in un contenitore ermetico.
Potete riavviare il ciclo conservando i fermenti rimasti nel colino o parte dello yogurt che avete prodotto.
Potete impiegare lo yogurt come più vi aggrada, aromatizzandolo con marmellate, con miele e noci o preparando salse salate (tzaziki per esempio) che possono sostituirsi degnamente all'uso della ipercalorica maionese.
Passate il tutto da un colino e conservate i fiocchi di fermenti che si fermeranno sulle maglie della rete.
Chiudete lo yogurt in un canovaccio per filtrare il siero, serviranno almeno un paio d'ore, dipende dalla densità che voltete conseguire.
Con il siero potrete nutrirci eventuali animali domestici mentre lo yogurt riponetelo nel frigorifero in un contenitore ermetico.
Potete riavviare il ciclo conservando i fermenti rimasti nel colino o parte dello yogurt che avete prodotto.
Potete impiegare lo yogurt come più vi aggrada, aromatizzandolo con marmellate, con miele e noci o preparando salse salate (tzaziki per esempio) che possono sostituirsi degnamente all'uso della ipercalorica maionese.
non mi funziona proprio bene, i fermenti che rimangono sono piccolissimi. e cmq li devo mischiare nuovamente nel latte? sara
RispondiEliminaall'inizio sono piccoli ma poi, dopo un po' di cicli, diventano più grandi.
EliminaL'importante è che la massa cagli ovvero che si separi bene il siero dallo yogurt.
La procedura funziona con latte intero pastorizzato ad alta temperatura di provenienza tedesca e di basso prezzo causa squilibri euro.
RispondiEliminaNon ha funzionato con lunga conservazione parzialmente scremato.
Non sono bastati due giorni ma tre (pensavo sarebbe andato tutto a male)
L'allontanamento del siero ha dato un risultato di consistenza analoga allo straghisto.
Sapore più dolce che acido.
Quando l'ho finito provo la procedura di riproduzione.