Ogni piatto della tradizione romagnola presenta tante varianti quante sono le famiglie che lo preparano ed è perciò fondamentale identificarne la provenienza.
Sono ricette che, almeno fino alla generazione precedente alla mia, venivano trasmesse per materlinearità. Quella che vi propongo me l'ha data la mia mamma che a sua volta l'ha appresa da sua mamma che l'ha imparata dalla mia bisnonna e così via fino alla notte dei tempi.
Se pensiamo all'economia di sussistenza in cui si viveva 70 anni fa, la pagnotta era un piatto molto ricco e veniva preparata per una ricorrenza importante: la Pasqua.
La pagnotta è sostanzialmente un pane dolce e sostanzioso che accompagna la colazione della mattina di Pasqua che prevede: uova (benedette per chi ci crede), qualche fetta di salame (questo il prete non lo benedice), pagnotta, un bicchiere di latte ed un caffè.
Ad ogni modo, per variare maggiormente le colazioni del resto dell'anno, io che sono miscredente e che non vivo in un'economia di sussistenza, la pagnotta la faccio tutto l'anno.
Le dosi che vi darò sono adatte per la preparazione di due belle pagnotte, se siete alle prime armi dimezzatele.
Ingredienti:
farina 1,7 kg circa
latte 300 cl
lievito di birra 150 g (dal fornaio lo trovate sfuso)
zucchero 350 g
burro 150 g
uvetta passa 300 g
una presa di sale
scorza di limone grattugiata
liquore all'anice secco (tipo Varnelli) un bicchiere
uova 4 + 1 per spennellare la pagnotta
Preparazione:
Preparate un impasto con la il latte, il lievito e farina quanto basta.
Lasciate lievitare una notte e preparate tutti gli altri ingredienti lasciandoli fuori frigo: dovranno essere a temperatura ambiente.
La mattina seguente mettete a bagno l'uvetta per un paio d'ore e sbattete le 4 uova con lo zucchero, i liquore all'anice, la scorza di limone, il sale ed il burro.
Unite il composto all'impasto lievitato e lavoratelo bene aggiungendo mano a mano la farina fino ad ottenere un impasto omogeneo e consistente. Aggiungete l'uvetta ed impastate delicatamente cercando di non rompere gli acini.
Ungete una teglia, magari una di quelle a cerniera, metteteci il vostro impasto e bagnatelo con l'uovo sbattuto (non troppo, quel tanto che basta perfornirle quel colore brunito). Incidetene la superficie con un coltello disegnando la simbologia che più vi aggrada (croci, rune, pentacoli ecc.): vi servirà per controllare la lievitazione.
Lasciate lievitare qualche ora: deve raddoppiare il volume.
Infornate a 160 °C e cuocete per circa 40 minuti. Il tempo di cottura dipende dalla dimensione della pagnotta.
Appena tolta dal forno sformatela senza romperla e lasciatela riposare capovolta su un torcione.
Quando si sarà raffreddata, onde evitare che si secchi, potete conservarla in un sacchetto di plastica.
I valori nutrizionali stimati sono:
357 kcal/hg
69 % di carboidrati
9 % di proteine
7 % di lipidi.
come ricetta Gregoroni, ma siamo parenti? :-D
RispondiEliminanon so, non conosco tutto il parentado ma mia mamma fa Gregoroni
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